Descrizione
Lo slancio culturale che animò Rio dalla sua fondazione proseguì con la volontà di Pietro Montanari, un bottegaio di via Castelli, di erigere un Teatro comunale prospettante via Ca’ de Frati (oggi via Garibaldi). Si ha notizia di un progetto presentato dallo stesso proprietario al Comune di Rio Saliceto in data 18 ottobre 1910 per essere trasmesso alla Prefettura di Reggio Emilia come allegato del verbale della Commissione di Vigilanza dei Teatri. Purtroppo l’unica copia del progetto originario andò perduta nel 1984.
Il Teatro risultò idoneo poiché offriva “garanzia di solidarietà e sicurezza da potersi adibire ad uso spettacoli pubblici nei sensi voluti dalla legge”.
La Prima del Montanari si tenne il giorno 9 febbraio 1911 con la commedia di G. Parker Il Cardinale, messa in scena dalla compagnia di Giovanni Zannini. A questa ne seguirono molte altre nello steso anno, andando ad animare la vita sociale e culturale del piccolo paesino e di quelli limitrofi.
Uno spazio che si propose anche per rappresentazioni cinematografiche, feste da ballo e sagre paesane, come quelle già attive a S. Lodovico, Ca’ de Frati, Osteriola e Castelli.
Durante il secolo si susseguirono le proprietà e gli utilizzi più o meno intensi del Teatro che, nel 1986, venne definitivamente acquistato dal Comune di Rio Saliceto che lo ristrutturò. L’inaugurazione avvenne nel 1993 con un ospite d’onore, il flautista Andrea Griminelli.
L’edificio offre una duplice veste architettonica, il corpo di facciata in stile ospita il foyer, le scale d’accesso alle balconate e due piani ad uso abitazione mentre il volume della platea ed il sistema della torre scenica con camerini trovano posto in una struttura dal carattere prettamente rurale con copertura a due falde e lesene di ordine gigante sui lati lunghi.
All’interno, la platea ellittica di modeste dimensioni è fortemente caratterizzata da un doppio ordine di gallerie con colonnine e balaustre decorate che ne evidenziano lo stile eclettico.
Queste ultime sono opera del pittore sardo Luigi Pillitu che ha deciso di dipingere personaggi semplici trasmettendo un messaggio chiaro e comprensibile. Sui due ordini prima i Musicanti e poi i Commedianti diventano una scena fissa che esalta la partecipazione del pubblico alle rappresentazioni e crea un’armonia artistica che suscita emozione.
Merita sicuramente un cenno all’interno di questa trattazione anche il testo di un documento di statistica sui teatri reggiani che cita testuali parole:
“Per quanto possa interessare la statistica in oggetto, informa poi la S.V.Ill.ma che dal 1922 in Rio Saliceto esiste un altro Teatrino presso la Casa Parrocchiale e che in esso, per quanto destinato nella maggior parte a trattenimenti privati, si svolgono anche una decina di spettacoli pubblici in media, ogni anno, con una cinquantina, poco più poco meno, di spettatori.”
L’immobile in questione venne demolito nel 1975 e al suo posto oggi sorge l’edificio della scuola materna.
Modalità d'accesso
Per accesso agli spettacoli è necessario rivolgersi all'Associazione Quelli del '29 di Carpi, con la direzione artistica di Paolo Di Nita. Per altre richieste contattare l'Ufficio Cultura del Comune di Rio Saliceto: 0522647838 - staffsindaco@comune.riosaliceto.re.it